Ciao amichetti pelosetti e umani.
Stare a Roma, vuol dire avere l’opportunità di passeggiare tra le mille possibilità che una città piena di cultura, storia, arte e religione ti offre.
Devo dire che io sono abbastanza buono e imborsabile, quindi la maggior parte delle volte passo quasi inosservato e riesco, laddove, voi amici più grandi non riuscite. Mi mimetizzo bene, insomma.
A Roma , passeggiando tra le strade in tarda primavera, ogni giorno hai l’opportunità di partecipare ad un evento, una manifestazione, una celebrazione religiosa.
Insomma, per farla breve oggi ho visto il Papa.
Sì, avete capito bene. Io piccolo nano peloso, senza nascondermi dentro una borsa, ho avuto la possibilità di vedere il Papa da vicino. E non solo io. Tutti i miei amici piccoli e grandi, che silenziosamente ed educatamente, si mettevano in fila con i loro umani, hanno avuto la mia stessa fortuna.
Erano circa le 18.30 quando, ho incontrato Fabio, un umano davvero smart, che mi ha detto: “Ma non andate a vedere il Papa? Dai Joy, tu che vai ovunque, vai anche dal Papa!”
E chi se lo è fatto ripetere due volte. Siamo arrivati a Piazza San Giovanni. C’erano le transenne, le persone silenziosamente in fila e tanti poliziotti che controllavano uno ad uno chiunque entrasse. Facevano aprire borse e giacche, svuotavano tasche e ti mettevano vicino uno strumento che a volte suonava.
Anche noi abbiamo fatto la nostra fila e, quando è toccato a noi, hanno aperto e controllato la borsa della mamma e fatto una carezza a me. Mi hanno detto che non c’erano problemi e che potevo tranquillamente accedere.
Sono stato proprio felice. Sono stato buono buono e in silenzio tra la folla e, quando sono riuscito a trovare un varco tra le transenne, mi ci sono poggiato, ed oltre alla celebrazione, mi sono goduto anche il bellissimo tramonto proprio alle spalle della Chiesa. C’era un’aria di pace intorno a me. Qualche bambino felice rideva, molte persone avevano i piedi nudi sul prato e la voce del Papa risuonava nell’aria.
Prima di andare via, abbiamo deciso di farci fare una bella foto con lo sfondo della piazza e del Papa. Ci siamo rivolti ad una poliziotta che gentilmente ce l’ha fatta e si è messa a parlare con noi. Poi è arrivata una ragazza e anche lei si è offerta di farci una foto e ci ha detto di essere una web star.
Io mi sono chiesto perché una, che nemmeno conoscevamo, invece di dirvi il suo nome e basta ci dicesse di essere una web star e ci desse il suo biglietto da visita, senza mai pronunciare il suo nome. Ma sorrideva, era divertente e questo a me e la mamma è bastato.
Siamo tornati a casa felici di essere potuti entrare con facilità al Per friendly -issimo Corpus Domini.
Grazie a tutti quelli che ce lo hanno permesso, a chi mi ha fatto una carezza, a chi mi ha detto che ero proprio carino.
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